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LA CRESCITA DEL CUCCIOLO COSA DARE AL VOSTRO CUCCIOLO
E’ fondamentale che il vostro cucciolo abbia un’alimentazione
corretta soprattutto nei suoi primi nove
mesi di vita, perché è proprio in questi mesi che si verifica la crescita maggiore
dell’alano.
L’alano e’ uno
dei cani più difficili da allevare corret-tamente perché necessita di più attenzioni rispetto a cani di altre razze. L’alano maschio adulto raggiunge i 75-90 Kg di peso, la femmina i 65-75 Kg, per un’altezza che varia a seconda del soggetto, dagli 80 ai 95 cm al garrese. Il punto più debole di questa razza sono le gambe che rappresentano il termometro di un’alimentazione corretta. La carenza o l’eccesso di grassi, di vitamine e di calcio sono la causa principale dei difetti irrecuperabili degli arti; per questi motivi è indispensabile nutrire questi cani nei primi nove mesi di vita con un mangime secco per cuccioli adeguato (Royalcanine, Hills, Pro plan Purina, Flatazor, Eucanuba). Si può addizionare alla dose consigliata dalla casa produttrice un cucchiaio di macinato, di ricotta, una spolverata di parmigiano, un mestolo di brodo, ecc.. MAI PIU’ DI COSI’ FINO AI NOVE MESI!! Sarà comunque consigliabile supportare sempre, anche nel cane adulto, l’alimentazione con del mangime adeguato all’età, per garantire all’animale tutti gli elementi di cui lui necessita. Non mi stancherò mai di dire a tutti coloro che acquistano i nostri cuccioli, che un’errata impostazione dei quattro arti e’ QUASI SEMPRE IL SINTOMO DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE!!
Pertanto consiglio
sempre tutti coloro che si rivolgono al nostro allevamento di tenere
sotto stretto controllo il loro nuovo amico a quattro zampe, di
portarcelo a vedere almeno una volta al mese fino ai sette mesi di
vita, e,
comunque, di chiamarci di fronte a qualsiasi perplessità. E’ buona regola tenere il vostro cane sempre più sul magro che sul grasso (chiaramente per magro non intendiamo uno scheletro) in modo da non appesantire
l’apparato
scheletrico in fase evolutiva; gli daremo il tempo per ingrassare dopo i
nove mesi, quando il cucciolo avrà finito la crescita maggiore ed
inizierà la fase di costruzione strutturale. Dovrete imparare ad osservare il vostro cane per decidere se la quantità di cibo è superiore o inferiore al suo fabbisogno. Il metabolismo di ogni soggetto, come per ogni essere umano, è diverso per cui non sempre le tabelle alimentari dei mangimi rispecchiano il fabbisogno del vostro nuovo amico. Per questo vi invitiamo ad interpellarci per qualsiasi motivo.
QUANTI PASTI DARE AL VOSTRO CUCCIOLO
L’alano adulto per tutta la sua vita non potrà mangiare meno di due pasti al giorno !! Questi cani, infatti, a causa della loro mole, hanno una digestione lenta e sono soggetti, come tutti i cani di grossa taglia, alla torsione dello stomaco. E’ per questo motivo che si spezza in due pasti giornalieri il suo fabbisogno in modo da non sovraffaticare lo stomaco. E’ per lo stesso motivo che si cerca di concentrare le loro attività sportive lontano dai pasti. Il cucciolo di 2 mesi di vita mangia quattro pasti al giorno e gli darete gli stessi pasti fino a quando lui ve li chiederà! Quando inizierà a saltare un pasto potrete dargliene tre che protrarrete fino almeno ai 6 mesi.
CHE INTEGRATORE DARE
La mia esperienza come allevatore mi ha insegnato che la crescita di questa razza di giganti e’ tale, che non sempre il mangime specifico per taglie grandi garantisce il corretto sviluppo strutturale. Non parliamo qui dei difetti genetici,che possono essere curati solo con una selezione di allevamento, e neanche dei difetti traumatici, ma dei difetti dovuti alla veloce crescita in tempi brevi a cui e’ soggetta questa razza. Io integro la loro dieta, solo nei i cani che lo necessitano, con vari prodotti a seconda della problematica e quindi consiglio sempre prima di usare qualsiasi integratore di consultare prima il veterinario e l'allevatore.
COME DEVE MANGIARE IL NOSTRO CANE
E’ molto importante
la posizione in cui mangia il nostro cane. Al fine di garantire una corretta digestione e una corretta costruzione dell’apparato osteo-articolare bisogna assecondare la crescita del nostro cucciolone nel momento dei pasti. E’ quindi importante che la ciotola in cui lui mangia sia posizionata alla sua altezza. Le sue zampe anteriori non devono flettersi o piegarsi per raggiungere la cio- tola, bensì deve continuare a tenere una posizione corretta. Il collo deve flettere a cigno in modo da favorire lo sviluppo dei muscoli. E’ chiaro che la ciotola non deve essere posizionata troppo in alto, ma nella giusto rapporto fra la corretta posizione e la crescita dell’animale. Il cane adulto avrà la sua ciotola posizionata o su di una sedia, sull’apposito trespolo che si può trovare in qualsiasi negozio specializzato, o su un trespolo adattato con un po' di senso pratico.
LA SUA CUCCIA
CURE VETERINARIE
L’alano è un cane con le sue problematiche legate alle sue dimensioni, sarebbe quindi importante che voi vi procuraste un buon libro che tratti in modo specifico questa razza (è ottimo sia quello della Dott.sa Amelia Murante che quello della Dottor.sa Salmoiraghi). Ma la cosa più importante è che il vostro compagno sia seguito da un ottimo veterinario che conosca in modo specifico questa razza.
Non pensate che un
veterinario valga l’altro perchè per l’appunto intorno a questa razza vi
sono delle patologie (tipo la torsione dello stomaco) nelle quali la
velocità d’intervento e l'esperienza implicano la buona riuscita. E' quindi
opportuno rivolgersi a personale pratico ed esperto sull’alano in specifico,
in modo da non trovarsi spiazzati nel momento di necessità.
LA SUA EDUCAZIONE
Abituatelo fin da piccolo ad
andare al
UN CANE EDUCATO E’ UN CANE
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IN CASA
O FUORI?
Gianmarco
Lombardi |
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Capita,
a volte, che le persone che ci fermano per strada per soddisfare qualche loro
curiosità – soffre tanto il caldo? Scappa? Come mai non ha gli occhi azzurri?
– si
interessino anche a dove viviamo...o meglio a dove vive Tomislav, Siberian
Husky di
tre anni. E
capita - spesso, invero - che raccapriccino sentendo che viviamo in un appartamento
di 40 metri quadrati, in pieno centro e senza giardino, a tal punto che si
sentono in dovere di perorare a lungo e con dovizia la causa in questione. Ciò
che, se da una parte non può che rendermi contento, perché preferisco rispondere
mille volte alla stessa domanda che non dover subire uno sguardo di
condanna inaudita altera parte,
dall’altra tuttavia risulta scocciante. Certe affermazioni sono delle vere e proprie cartine
di tornasole della pochezza del
comune senso cinofilo…se mai esiste. piuttosto
che in giardino?Le risposte non sono né semplici né ovvie. Una considerazione da cui partire è che gli attuali studi di psicologia
canina dimostrano
che i cani che vivono isolati in un giardino sono altamente portati a sviluppare
seri problemi comportamentali, che possono sfociare in gravi episodi di
aggressività nei confronti degli esseri umani. Ciò è dovuto a due ordini di
motivi: a)
i cani sono animali sociali, che non solo ricercano, ma hanno un bisogno vitale
di far parte di un branco. In
maniera molto simile ai lupi, i cani hanno la necessità di
relazionarsi ad un gruppo in maniera completa e totale, sentendo di farne
parte 24 ore al giorno, e non solo 4 o 5. Quando si sceglie di avere un cane, si
diventa il suo branco, ed è ovvio e naturale che il cane voglia stare con il branco
e –
ci auguriamo – con il suo capobranco, cioè voi. piuttosto come protettività. Ancora.. i cani che vivono all’esterno sono soggetti ad alcune situazioni patologiche piuttosto gravi, a partire dai colpi di calore se non è sempre disponibile un luogo fresco e riparato dove possano ritirarsi. Inoltre, vivendo all’esterno, sono maggiormente soggetti alle infestazioni di parassiti ed ai morsi degli insetti che – come sapete – possono trasmettere al vostro beniamino malattie come la Leishmaniosi. Inoltre è statisticamente provato che la vita media dei cani che vivono all’esterno sia più breve di quelli che invece vivono in casa, ciò che risponde anche all’obiezione “Ma i cani hanno sempre vissuto fuori!”. E’ vero, tradizionalmente il cane ha vissuto quasi sempre in balia delle condizioni meteo più disparate, in ambienti di volta in volta molto umidi, molto caldi o molto freddi. Ci ha vissuto… ma per quanti anni ha vissuto? Ovvero, non è detto che ciò che si è sempre fatto sia da farsi ancora. In questo caso, i dati dimostrano il contrario. Sempre che si tenga a godere della compagnia del proprio quadrupede il più a lungo possibile. Insomma, non dico per vezzo mio personale che il cane deve vivere in casa con la famiglia – branco a cui appartiene. E’ un’affermazione ragionata, ponderata e basata su considerazioni che emergono non solo dall’esperienza dei professionisti dell’educazione cinofila, ma anche da dati statistici inconfutabili. Infine può darsi il caso di un cane – povero piccolo sfortunato – che ha sempre vissuto in casa e, per qualche motivo, viene relegato, di punto in bianco, in un giardino. Non riesco ad immaginare una situazione peggiore: se da una parte sono disposto, pure a fatica, ad ammettere che certi cani - forse, e con tutta una serie di cautele - è anche possibile farli vivere fuori, dall’altra non è ammissibile modificare così radicalmente la vita di un cane. Semplicemente, non lo capirebbe. Neppure, anzi tantomeno, se fosse una punizione. Semplicemente, perderebbe la fiducia in voi, che fino a ieri eravate il suo branco e oggi lo avete abbandonato, rifiutandolo e rendendolo un paria. Lui, che vi era così fedele, maturerebbe gelosia, che potrebbe essere un fatto drammatico se l’espulsione fosse dovuta, ad esempio, all’arrivo di un bimbo piccolo o di un altro animale. E seguirebbe l’iter distruttivo ed autodistruttivo descritto sopra: isolamento, stress, aggressività. Non c’è motivo per confinare fuori un cane che ha sempre vissuto in casa, anzi è la cosa peggiore che si può fare. Non c’è un motivo di ordine sanitario, poiché se il cane è vaccinato secondo il piano previsto, e segue le profilassi antiparassitarie, è un cane sano. Ed un cane sano non ha nulla da trasmettere. Inoltre, se un cane che vive fuori ha un problema, è molto più difficile accorgersene e intervenire tempestivamente. Un forasacco in un occhio od in un orecchio possono rendere il vostro cane mezzo cieco o mezzo sordo, se non se non ci si rende subito conto del pericolo. E se non si ha il cane sott’occhio, pensare di potersi accorgere per tempo che qualcosa non va è una pura illusione. Se c’è invece un motivo di ordine pratico, questo può e deve essere affrontato e risolto. Perché le buone maniere non sono una scienza infusa, anzi! Quindi le prime cose da fare sono quelle di iscriversi ad un buon corso di educazione cinofila – per inciso, un cane che vive in casa ha una maggior voglia di imparare e di ubbidire al proprio padrone, perché stringe con questi una relazione molto più forte che non se vivesse fuori – e di provvedere a far sfogare il proprio cane con una adeguata attività...che non vuol dire fare quattro passeggiate igieniche da un quarto d’ora ciascuna. Un' ora di passeggiata non stanca nessun cane, temo. E se è vero che non tutti possono o vogliono correre con il proprio quattrozampe per svariate ore ogni giorno, ecco che la scelta di frequentare un campo risulta ancora più opportuna, perché si impara ad impegnare il cane “di testa”… 15 minuti di esercizi sono più faticosi, per lui, di un’ora di passeggiata. Provare per credere. Mentre insegnate al vostro cane a diventare un impeccabile cane di casa, utilizzate una stanza che avrete reso a prova di cane, o un kennel quando non siete in casa anche voi. Lasciategli qualcosa che lo distragga e lo aiuti a trascorrere il tempo in solitudine senza pericoli per se e per le cose di casa. Naturalmente, il kennel deve essere vissuto dal cane positivamente: ovvero non mettete mai il cane in kennel come punizione, ma fate passare il messaggio che nel kennel avvengono solo cose positive, come giocare, fare la pappa, essere coccolato. E che dopo essere stati nel kennel si va – adesso si! – in giardino a giocare a palla oppure fuori per una bella passeggiata! |